In visita al Faro di Rimini
Una giornata speciale
In occasione della Giornata internazionale del mare e della cultura marinara sono state tantissime le iniziative organizzate dalla Marina Militare per far “conoscere” ai cittadini il fantastico mondo del mare e della cultura marinara.
Ed ecco che arriva la storia vera. Era il pomeriggio dell’11 aprile e tra i mille impegni di un pomeriggio leggo su sito di informazione locale che il Faro di Rimini era finalmente visitabile, un evento più unico che raro.
Mancava meno di un’ora alla chiusura del faro. Mollo tutto quello che stavo facendo, imbraccio il monopattino, e volo a ben 15km/h verso il porto di Rimini. Lo so, sembra esagerato, ma in quarant’anni di vita non ho mai avuto l’opportunità di visitare il faro della mia città, nonostante sia sempre stato sotto i miei occhi. Dal mare, da casa, da tante zone della città, l’occhio cascava sempre su quella splendida “torre” bianca. E di notte, dal mare, il suo fascio di luce affascina da sempre chiunque lo veda.
Il faro di Rimini
Da oltre 300 anni sorge, su quella che un tempo era la foce del fiume Marecchia (deviato poi intorno al 1920) ,il faro di Rimini. L’imponente struttura, opera dell’architetto Luigi Vanvitelli. I lavori iniziarono nel settembre del 1733 ma furono completati da Buonamici nel 1754.
La parte luminosa a gas del faro venne sostituita nel 1934 con una sorgente luminosa elettrica e la torre venne innalzata. Purtroppo la seconda guerra mondiale colpì pesantemente la città di Rimini e il faro venne parzialmente distrutto tra 1940 e il 1945, ma ricostruito nel 1946.
Caratteristiche
Il Faro ad ottica rotante è stato attivato nel 1862, ed è costituito da una torre bianca quadrangolare su base tronco piramidale, con terrazza. Il Faro settecentesco è alto 27 metri, ed ha una portata luminosa di circa 15 miglia nautiche. Il Servizio del Faro e del Segnalamento Marittimo è affidato al Comando Zona Fari di Venezia.
La base della Torre è la parte più antica del faro ed è da qui che inizia la salita fino alla sua lampada.
Tre rampe di scale conducono ai diversi piani dalle cui finestrelle si possono ammirare il Porto Canale, il mare e le colline riminesi su cui domina il Monte Titano.
Lungo le rampe e sui piani del faro, si possono ammirare antiche foto del faro e del porto canale e oggetti che raccontano la sua meravigliosa storia.
Arrivati all’ultimo piano, dopo varie rampe di scale, si arriva nella stanza che un tempo ospitava il letto dove il guardiano del faro riposava e controllava che la luce del faro non si spegnesse. Oggi, questa piccola stanza, ospita moderne apparecchiature che gestiscono l’illuminazione e una piccola scala a chiocciola. Da questa, finalmente, si arriva in cima al faro, nel vero e proprio “cuore” che ospita l’ottica tutt’ora perfettamente funzionante. Il caldo all’interno della cupola era davvero insopportabile e gli spazi molto stretti, ma gli scorci che si possono ammirare da questo luogo, mi hanno lasciato davvero senza parole.
Conclusioni
Se la vostra città ospita un faro, informatevi se vengono organizzate visite al suo interno e non ve ne pentirete. Respirerete un’atmosfera di altri tempi, ricca di storie e di meraviglie.
Esiste un’associazione, “Il mondo dei fari APS”, che si occupa della tutela, promozione,ricerca e insegnamento. Un mondo davvero incredibile, tutto da scoprire.
Se vuoi scoprire altre curiosità, clicca qui!
Per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti di Radio di Bordo:
- Iscriviti (gratuitamente) al canale YouTube
- Iscriviti al canale Telegram
- Segui Radio di Bordo su Facebook
- Segui Radio di Bordo su Instagram
Buona navigazione!