Skipper 150N un salvagente ad attivazione automatica e manuale
Tra le dotazioni di sicurezza da avere a bordo, il giubbotto di salvataggio è sicuramente quella fondamentale.
Quando acquistiamo la nostra barca, spesso li troviamo già a bordo stipati nei gavoni più nascosti, malmessi e sporchi. Nulla di più sbagliato.
Essendo una dotazione di bordo fondamentale, dobbiamo sceglierla nel migliore dei modi in base alle nostre esigenze. Leggi anche l’articolo dedicato alla scelta del giubbotto di salvataggio più adatto.
Nell’articolo di oggi vi presento il modello SKIPPER 150N della Veleria San Giorgio , la più antica e conosciuta azienda italiana nel campo della progettazione e produzione di giubbotti di salvataggio.

Sul mio piccolo motoscafo erano già presenti quattro salvagenti in schiuma, purtroppo molto ingombranti e inevitabilmente scomodi da indossare e stipare. Ho deciso così di provare lo Skipper 150N.
Ne ho acquistati due qualche anno fa, pagati meno di 60€. Sono arrivati all’ interno di sua comoda sacca di trasporto. All’interno della confezione è presente una scheda descrittiva dove è possibile trovare tutte le caratteristiche del giubbotto di salvataggio e sul retro le informazioni per un corretto utilizzo e conservazione.
Tolto dalla confezione,per poterlo utilizzare, basterà indossarlo come un semplice gilet, chiudere la fibbia a sgancio rapido presente nella parte anteriore e stringere la cinghia sul lato destro ed infine passare la cinghia sottogamba e fissarla nella parte anteriore. Quest’ultima impedirà al giubbotto una volta gonfiato di salire verso la gola.
Vediamo ora le caratteristiche di questo modello.
Caratteristiche SKIPPER 150
- Omologazione: ISO 12402-3
- Attivazione: automatica e manuale
- Classe di galleggiamento: 150N. Nella versione automatica é valido come dotazione di bordo per la navigazione senza limiti dalla costa secondo la normativa italiana.
- Circonferenza torace: 80-125 cm
- Taglia: per adulti con peso maggiore di 40 kg
- Peso: >700gr
- Cinghia sottogamba
- All’interno strisce riflettenti, fischietto, maniglia di sollevamento
Funzionamento
In caso di caduta in mare il sistema viene sommerso e si attiva autonomamente. Grazie ad una piccola pastiglia, che a contatto con l’acqua si dilata e permette alla valvola il rilascio del gas contenuto nella cartuccia da 33gr di co2, il giubbotto si gonfia in pochissimi istanti.
Inoltre è possibile attivare il giubbotto salvagente manualmente tirando l’apposita leva presente sul lato destro. Oltre all’attivazione automatica e manuale è possibile gonfiare la camera di galleggiamento soffiando all’interno del tubo orale (che si trova all’interno dell’involucro protettivo). Questo tubo è presente sia nei giubbotti autogonfiabili sia in quelli ad attivazione esclusivamente manuale.
Una volta che il giubbotto si è attivato non dovremo assolutamente acquistarne uno nuovo, ma basterà utilizzare un kit di riarmo VSG con bomboletta da 33g. Vi ricordo che ogni 24 mesi è prevista la revisione, che verrà poi annotata all’interno del giubbotto.
Conclusioni
Nonostante il costo sia superiore rispetto ad un giubbotto di schiuma espansa, penso che avere a bordo un giubbotto di salvataggio a gonfiaggio automatico e manuale come questo, sia una garanzia e un ulteriore modo per navigare tranquilli e godersi a pieno la navigazione. Sarà semplice e comodo da indossare anche sopra ad indumenti invernali, molto leggero e sempre a portata di mano…sperando di non doverlo mai utilizzare.
Buona Navigazione, sempre in sicurezza!