Big C – La più piccola barca del mondo attraversa l’oceano
A maggio 2023 il velista britannico Andrew Bedwell, 50enne Originario di Scarisbrick nel regno unito, tenterà un’impresa davvero incredibile. Attraversare l’Oceano Atlantico sulla barca più piccola del mondo.
Salperà da St. John’s, Terranova, sulla costa orientale del Canada e viaggerà per 1.900 miglia nautiche fino alla Cornovaglia, in Inghilterra. Tenterà infatti di battere il record trentennale del velista americano Hugo Vihlen che nel 1993 riuscì ad attraversare l’oceano in 105 giorni.
In realtà qualcuno aveva già progettato e costruito una barca ancora più piccola di quella di Vihlen per riuscire in questa impresa. Era Tom McNally, con la sua Big C una piccola barca di 1,1 m . Purtroppo Tom non fu in grado di salpare perchè morì nel 2017.
Inizia l’avventura
Ed è qui che entra in scena Andrew Bedwell. Nel 2018 si appassiona alle piccole barche a vela e riesce a mettersi in contatto con la figlia del povero McNally. Con sua grande sorpresa scoprì che questa piccola barca era ancora in giardino, inutilizzata e mai del tutto completata. Andrew riuscì ad acquistarla e iniziò finalmente a pianificare il suo viaggio.
Inizia un lungo periodo di preparazione. Sovradimensiona la barca per renderla estremamente resistente per le sue dimensioni, con cavi dello strallo di 6 millimetri.
Big C viene armata con un rig davvero particolare. L’albero è infatti una A, all’estremità della quale ci sono due piccoli boma, sui quali possono essere murati altrettanti fiocchi.
Big C è praticamente una boa in balia del mare, e quello che sembra non preoccupare Andrew è che passerà 2 mesi in una lavatrice, o una montagna russa.
La cosa che colpisce è lo spazio che ospiterà il velista. Percorrerà la rotta stando praticamente sempre accovacciato all’ interno della barca e dormirà pure in questa posizione. L’unico modo per sgranchirsi le gambe sarà sollevarsi in piedi per qualche istante, uscendo praticamente dallo scafo.
La barca è stata progettata per essere completamente stagna in caso di necessità e questo consentirà ad Andrew un’autonomia di circa 40 minuti d’aria. Sono previste comunque prese d’aria nella parte anteriore.
Avrà un Vhf con ricevitore AIS, un transponder autonomo di classe B, un riflettore radar e un dissalatore manuale, una scelta non casuale, perchè gli permetterà di tenersi in movimento e fare stretching durante il lungo viaggio.
Cosa mangerà?
Per il cibo Andrew utilizzerà il Pemmican, una preparazione alimentare in uso presso i nativi d’America. Questo pemmican confezionato sottovuoto è base di carne secca, grasso, uvetta e varie medicine quotidiane. Tra queste un anticoagulante ed inizierà tempo prima a mangiarlo per potersi abituare ed evitare spiacevoli sorprese.
Forza Andrew, seguiremo tutti la tua grande impresa!
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