GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO Come e quali scegliere?
Marinaio del web, benvenuto in questo nuovo articolo, il primo di Radio di Bordo! Devi acquistare i giubbotti di salvataggio (o cinture di salvataggio) per la tua barca e non sai come fare? I giubbotti sono sicuramente una delle dotazioni più importanti che puoi avere a bordo, vanno scelti con cura e custoditi in maniera corretta. Ma niente paura, è più semplice di quel che sembra.
I giubbotti di salvataggio si distinguono in due categorie principali: in schiuma espansa e gonfiabili. Andiamo ora a vederli nel dettaglio ma soprattutto a capire quali sono più adatti al tipo di navigazione. Essendo obbligatori in praticamente tutti i casi (tranne nella navigazione entro 300 metri dalla costa o dalla riva), il primo elemento da sapere è che a bordo ce ne deve essere uno per ogni passeggero.
Un altro controllo da eseguire è che siano omologati, quindi con marcatura CE, e rispondano alla normativa ISO12402 che assegna loro una classe di galleggiabilità espressa in Newton (N).
GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO In schiuma espansa
Sicuramente i giubbotti più conosciuti, forse i primi che si acquistano nel momento in cui decidiamo di comprare una barca. Ne esistono di due tipologie:
A Stola : che si indossano come il paramento religioso, infilandoli dal collo. Hanno una pannello di schiuma nella parte anteriore e uno più piccolo nella parte posteriore, a supporto della nuca. Una volta indossati, vanno allacciati nella parte frontale e hanno un piccolo fischietto da utilizzare in caso di emergenza.
A Gilet o giubbotto: sono giubbotti di salvataggio che prevalentemente vengono utilizzati negli sport nautici quali kite, canoa, windsurf etc. Si indossano come un gilet e si chiudono nella parte anteriore con una cerniera o una fibbia a clip. Sono meno voluminosi dei precedenti avendo la schiuma espansa distribuita sia nella parte anteriore che posteriore.
PRO:
- Sono molto economici: alcuni modelli partono già da 15€
- Grazie alla schiuma poliuretanica, sono a galleggiamento permanente e una volta indossati non bisogna compiere altre azioni.
- Non richiedono manutenzione, se non custodirli in un ambiente riparato dal sole, dall’acqua e dalla salsedine. In caso di utilizzo basta una risciacquata con acqua dolce e una completa asciugatura all’aria.
CONTRO:
- Sono molto voluminosi, quindi scomodi da stivare nei gavoni della propria imbarcazione e limitano i movimenti una volta indossati.
GIUBBOTTI GONFIABILI
Questi giubbotti di salvataggio (più moderni dei precedenti), come si può intuire dal titolo, per essere operativi vanno gonfiati. Si indossano come un gilet, allacciati nella parte anteriore grazie a delle fibbie a clip e dispongono in alcuni casi di fibbia sottogamba (per evitare che una volta gonfiati e in acqua si possano sfilare), di paraspruzzi e di un anello che permette il collegamento alla lifeline della barca. Ne esistono di due tipologie:
A gonfiaggio manuale: In questo caso, una volta caduti in acqua, bisogna tirare una piccola maniglia che sporge lateralmente dalla chiusura a strap. Una volta tirata la maniglia si attiva una valvola che, grazie ad una piccola bombola di co2, rilascia il gas all’interno del giubbotto assicurandone il gonfiaggio in pochissimi istanti.
A gonfiaggio automatico: Come dice il nome, questi giubbotti di salvataggio, una volta caduti in acqua si attivano automaticamente. Grazie ad una piccola pastiglia, che a contatto con l’acqua si dilata e permette alla valvola il rilascio del gas contenuto nella cartuccia co2, il giubbotto si gonfia in pochissimi istanti. Un’inconveniente di questo tipo si sistema è che, se la pastiglia viene a contatto accidentalmente con l’acqua (forte pioggia, onda nel pozzetto etc), può causare un gonfiaggio non desiderato del giubbotto.
Esiste anche una versione di giubbotti a gonfiaggio automatico che, al posto della pastiglia, utilizzano una valvola con pressostato. Questo assicura che il salvagente si gonfi esclusivamente quando il pressostato percepisce una differenza di pressione dell’acqua e quindi accertandone la caduta.
PRO:
- Sono molto comodi da indossare, anche con vestiario invernale e quindi ingombrante.
- Posso essere stivati con grande facilità occupando pochissimo spazio (all’asciutto e lontano da fonti di calore e acqua)
CONTRO:
- Sono più costosi dei giubbotti di salvataggio a schiuma espansa. Il costo può partire dai 50€, fino a raggiungere centinaia di euro per modelli molto avanzati e performanti.
- Richiedono manutenzione. Periodicamente controllare la scadenza della cartuccia di co2 e lo stato della valvola. Una volta attivato, quindi gonfiato) bisogna provvedere al ripristino del salvagente grazie ai kit di riarmo (cartuccia, pastiglia e innesco di plastica) disponibili nei punti vendita.
Marcatura CE e direttiva ISO12402
Come detto all’inizio dell’articolo, assicurati che il giubbotto sia omologato e quindi con marcatura CE e risponda alla normativa ISO12402:
Marcatura CE
La marcatura CE denomina un insieme di pratiche obbligatorie per tutti i prodotti per i quali esiste una direttiva comunitaria in proposito
Direttiva ISO 12402
La norma specifica i requisiti di sicurezza per aiuti al galleggiamento. E’ suddivisa in classi che indicano il galleggiamento espresso in Newton (N)
12402-5: 50 Newton. Questi giubbotti sono adatti a sport acquatici quali kitesurf, windsurf ,canoa, kayak etc.
12402-4: 100 Newton. Classa adatta a giubbotti per la navigazione fino a 6 miglia dalla costa.
12402-3: 150 Newton. Classa adatta a giubbotti per la navigazione oltre 6 miglia dalla costa.
12402-2: 275 Newton. Classa adatta a giubbotti per la navigazione senza limiti.
Il gioco è fatto! Complimenti, hai finalmente scelto il giubbotto di salvataggio adatto alla tua navigazione.
Se vuoi scoprire altri pillole di mare, clicca qui!
Per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti di Radio di Bordo:
- Iscriviti (gratuitamente) al canale YouTube
- Iscriviti al canale Telegram
- Segui Radio di Bordo su Facebook
- Segui Radio di Bordo su Instagram
Buona navigazione marinaio del web!
4 Comments
[…] GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO Come e quali scegliere? […]
[…] GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO Come e quali scegliere? […]
[…] di salvataggio (puoi vedere questo video per scegliere il modello più adatto alle tue […]
[…] dei modi in base alle nostre esigenze. Leggi anche l’articolo dedicato alla scelta del giubbotto di salvataggio più […]
Comments are closed.